Cosa unisce il paesaggio naturale di Torre Guaceto e il SudAfrica? Il mare, le spiagge oltre 12 mila chilometri. E poi un progetto: ‘One Ocean One Connection’, ovvero l’arte diventa linguaggio universale che emoziona, coinvolge e attiva. Tutto questo con un obiettivo preciso: rafforzare l’efficacia delle Aree Marine Protette, in linea con l’obiettivo internazionale 30x30, per la protezione di almeno il 30% dei nostri mari entro il 2030.
Una collaborazione tra una riserva candidata, Torre Guaceto e una già riconosciuta MAB UNESCO (Man and Biosphere) Garden Route Biosphere in Sudafrica, che insieme hanno dato vita a un dialogo artistico simbolo di cooperazione internazionale per la tutela del pianeta. Al progetto hanno lavorato oltre 170 bambine e bambini delle comunità che ruotano attorno alle due riserve partecipando a laboratori educativi e creativi realizzando poi disegni, parole, poesie e immagini che sono diventati la base del concept artistico: un grande murales dove la posidonia, la tartaruga marina e la balena evocano nell’immaginario comune l’enorme patrimonio biodiverso che popola il polmone blu della Terra. L’opera italiana, inaugurata presso il Centro Visite “Al Gawsit” a Serranova è stata firmata dall’artista pugliese Kabo (Gabriele Quarta), l’opera gemella, invece realizzata dell’artista Lance Khoury nella Garden Route Biosphere Reserve in Sudafrica, con il coordinamento locale del Nature’s Valley Trust.
Per il presidente del Consorzio di Gestione del Parco Torre Guaceto, Rocky Malatesta “Con Worldrise nei prossimi mesi porteremo avanti lo scambio con il Sudafrica con numerose attività e potenzieremo il percorso di valorizzazione e amplificazione della conservazione efficace del mare, con il coinvolgimento sempre più attivo dei Comuni di Brindisi, Carovigno, Mesagne e San Vito dei Normanni, che diventeranno il cuore del progetto Noi siamo Biosfera”.
