Paesaggi tra Arte e Scienza: uno sguardo nuovo sulla geodiversità appulo-lucana


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10 ottobre 2025

immagine di copertina

Un percorso espositivo che intreccia sensibilità artistica e lettura scientifica, invitando il pubblico a osservare il territorio con occhi nuovi, tra suggestioni estetiche e conoscenza ambientale. Nella “Chiesa Antica” di Poggiorsini è allestita, fino al 20 ottobre, la mostra itinerante “Paesaggi tra Arte e Scienza, dalla Fotografia alla Geologia”

Promossa dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dal MurGEopark, la mostra nasce con l’obiettivo di valorizzare la geodiversità, ovvero la varietà di forme, materiali, processi e ambienti che compongono la struttura fisica della Terra. Attraverso trenta fotografie di Pietro Amendolara, fotografo e guida turistica, il visitatore viene condotto in un viaggio tra le Murge, le Premurge e il vicino Appennino, scoprendo le tracce profonde della storia geologica e culturale del paesaggio appulo-lucano.

La geodiversità è spesso meno percepita rispetto alla biodiversità, ma rappresenta la base stessa degli ecosistemi e delle comunità umane. Le immagini in mostra rivelano questa dimensione nascosta: rocce, argille, acqua e vegetazione dialogano con i segni lasciati dall’uomo — tratturi, campi arati, insediamenti — in un legame che racconta milioni di anni di trasformazioni.

Il linguaggio fotografico diventa così uno strumento potente per divulgare la scienza, stimolando nello spettatore curiosità e consapevolezza. Ogni scatto suggerisce un equilibrio fragile tra natura e presenza umana, ponendo l’accento sulla necessità di preservare e comprendere i paesaggi geologici come patrimonio comune.

La mostra non si limita a proporre un semplice itinerario visivo, ma offre un invito ad osservare, interrogare il territorio e riconoscere l’importanza della geodiversità come risorsa culturale e ambientale da tutelare.