
Si chiama Smart In. Che tradotto significa: valorizzazione dei territori, turismo e cultura.
Lo sanno bene i rappresentanti dei Comuni di San Paolo di Civitate, Bovino, Rignano Garganico, Mattinata ed Ascoli Satriano, Canosa e Minervino Murge, Rutigliano e Gravina, Oria e San Donaci, Castro, Porto Cesareo, Parabita e Lecce ammessi ai finanziamenti proprio per riqualificare quello che di bello possono offrire.
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Con una spesa complessiva di circa 13,7 milioni di euro, la linea di finanziamento è, di fatto, l’ultima attivata sul POR 2014-2020 a valere sulle risorse FESR, ma costituisce anche un ponte ideale con la nuova programmazione del PR 2021-27 per la coerenza degli obiettivi e delle tipologie di azioni finanziabili: lavori di ricerca e scavo, allestimenti innovativi, re-design dei servizi e azioni per la valorizzazione del patrimonio archeologico e l’innovazione sociale e culturale dei servizi per la fruizione.
Al momento sono 72 progetti valutati, 32 ammessi e 15 già finanziati con i 14 milioni di euro attualmente disponibili “sono un ottimo punto di partenza per la misura SMART-In Valorizzazione dei Patrimoni Archeologici. – ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia - La conferma che l’archeologia rappresenta un asse strategico ai fini della qualificazione e diversificazione dell’offerta culturale e turistica pugliese, come emerso chiaramente nel corso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico appena conclusa a Paestum.
Scorrere la lista dei siti archeologici che saranno valorizzati nei prossimi mesi, non solo dà il senso della varietà, della unicità e della ricchezza del patrimonio culturale pugliese, ma evidenzia come, ancora una volta, i borghi e l’entroterra rappresentino un’occasione straordinaria di sviluppo e promozione territoriale, in linea con il PNRR e con gli obiettivi strategici della nuova programmazione regionale 2021-2027 tutta incentrata sulla qualità e sulla proiezione internazionale della Puglia”.