
Mettere in relazione le arti contemporanee con il tessuto urbano attraverso un laboratorio sperimentale permanente, capace di intercettare le esigenze di quanti abitano il territorio: Il giardino di Piazza Umberto a Bari ha accolto il progetto “IsolART”. Si tratta di un’iniziativa realizzata da Ars Toto in collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Il progetto, a cura di Domenico Toto, Mimma Pasculli e Raffaella Ronchi, si è avvalso della partecipazione dell’artista Giulia Alberti, del fotoreporter Fabrizio Garghetti, dei musicisti Martina D’Aluisio, Matilde Sabato e Vittorio Gallo. Parte attiva anche gli studenti del quartiere San Paolo di Bari dell’istituto I.C. Falcone Borsellino.
“Il progetto è giunto alla settima edizione – ha spiegato Maria Elena Toto, guida turistica e promotrice dell’iniziativa- I cittadini hanno avuto la possibilità di guardare ciò che quotidianamente ci circonda, ma con uno sguardo più attento. I primi a essere coinvolti sono stati i bambini ai quali è stato mostrato come entrare in contatto con la natura, imparando ad ascoltare quali sono i messaggi che arrivano dalla natura e dalle piante”.
Quest’anno il progetto si è sviluppato in tre giorni il 19, 20 e 22 dicembre. Primo appuntamento dedicato ai più piccoli con l’evento “Herbarium…bello di mamma”. Gli alunni hanno mappato tutte le piante presenti del giardino, fotografandone i dettagli e imparando a riconoscerne le caratteristiche. Successivamente è stato realizzato un herbarium creativo che ha raccontato l’importanza e l’utilità degli erbari come strumenti per stimolare la memoria collettiva di un territorio e di un particolare periodo.
Martedì 20 è stata la volta de “Il cedro del Libano…amore mio”. Giulia Alberti, Martina D’aluisio, Matilde Sabato e Vittorio Gallo hanno realizzato una performance musicale traducendo in suoni e melodie gli impulsi trasmessi dalle piante.
“Il progetto è giunto alla settima edizione – ha spiegato Maria Elena Toto, guida turistica e promotrice dell’iniziativa- I cittadini hanno avuto la possibilità di guardare ciò che quotidianamente ci circonda, ma con uno sguardo più attento. I primi a essere coinvolti sono stati i bambini ai quali è stato mostrato come entrare in contatto con la natura, imparando ad ascoltare quali sono i messaggi che arrivano dalla natura e dalle piante”.
Quest’anno il progetto si è sviluppato in tre giorni il 19, 20 e 22 dicembre. Primo appuntamento dedicato ai più piccoli con l’evento “Herbarium…bello di mamma”. Gli alunni hanno mappato tutte le piante presenti del giardino, fotografandone i dettagli e imparando a riconoscerne le caratteristiche. Successivamente è stato realizzato un herbarium creativo che ha raccontato l’importanza e l’utilità degli erbari come strumenti per stimolare la memoria collettiva di un territorio e di un particolare periodo.
Martedì 20 è stata la volta de “Il cedro del Libano…amore mio”. Giulia Alberti, Martina D’aluisio, Matilde Sabato e Vittorio Gallo hanno realizzato una performance musicale traducendo in suoni e melodie gli impulsi trasmessi dalle piante.